Home » Blog » Fattura elettronica: i fattori da considerare nella scelta della soluzione

L'entrata in vigore del regime di fatturazione elettronica ha dato il via al diffondersi a macchia d'olio di numerose soluzioni contabili, talmente variegate ed economiche da indurre spesso il cliente a farsi distrarre dalla bontà del prezzo piuttosto che dalla qualità del servizio, al momento di effettuare la scelta. Come orientare la propria scelta, in maniera ponderata ed equilibrata, quando ci si trova ad individuare la soluzione per la fattura elettronica?

Cosa tenere in considerazione?

Le opzioni da tenere conto sono almeno due:

  • In primo luogo, come già anticipavamo nelle righe precedenti, la variabile legata al minor prezzo potrebbe favorire la scelta di numerose soluzioni di fatturazione variegate, ognuna diversa dall'altra. In questo “mare magnum” di scelte differenti, le difficoltà principali che i commercialisti potrebbero trovarsi di fronte al momento di assistere il cliente, saranno dovute allo studio della contrattualistica, alla firma del file XML della fattura, alla sua spedizione e/o ricezione e persino alla sua conservazione decennale a norma.
  • La seconda opzione, è invece da rintracciare nell'organizzazione dei flussi di fatturazione elettronica emesse o ricevute dai clienti. Dal punto di vista dell'emissione infatti, come scritto precedentemente, svariati tipi di soluzioni d'emissione porteranno ad un inutile dispendio di tempo nel guidare il cliente verso il nuovo scenario elettronico, nonostante molte software house garantiscano assistenza. Il supporto nel merito del documento, sarà sempre svolto dal consulente commerciale a cui l'impresa si affida, così come accadeva già per la fattura cartacea. Per quanto concerne la ricezione, occorrerà capire la scelta operativa fatta dall'assistito.

Chi sceglie la soluzione?

Non si può lasciare quindi che sia solo il cliente a scegliere liberamente la soluzione per la fatturazione elettronica. La complicazione principale per il commercialista infatti, sarà dettata dal tipo di canale digitale con cui il cliente invierà allo studio le fatture emesse (che dovranno comunque essere verificate dal commercialista prima del successivo inserimento contabile).

Stesso tipo di discorso è valido per le fatture ricevute dai fornitori delle aziende clienti. Le fatture infatti, possono pervenire semplicemente tramite PEC, inoltrandole dal programma di posta elettronica personale.

L'avvento della fattura elettronica, offre quindi la possibilità di poter riorganizzare amministrativamente la piccola e piccolissima impresa, a fronte della necessità di creare uniformità nelle soluzioni di emissione e ricezione di fatturazione elettronica utilizzate dai clienti.

Restano due quesiti, la cui risposta potrà essere trovata solo dopo aver testato le soluzioni sul “campo”:

  • la prima riguarda il mero aspetto economico: adottare una soluzione di costo variabile da riaddebitare al cliente, oppure affidarsi a soluzioni di forfait con costo fisso dove sarà poi il commercialista a valutare di volta in volta se riaddebitare al cliente
  • la seconda, invece, riguarda l'aspetto più pratico, ovvero quello dell'esperienza d'uso del nuovo software da parte del cliente, incognita che potrà essere risolta iniziando a testare direttamente il software di fatturazione dello studio di riferimento

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